Il periodo della gravidanza e il post-partum sono momenti in cui la donna è molto vulnerabile e può essere più soggetta a problemi di depressione.
nei giorni immediatamente successivi spesso donne sperimentano un leggero stato depressivo denominato "baby blues", in quanto caratterizzato da un velo di malinconia. È una reazione piuttosto comune che tende a svanire in pochi giorni ed è caratterizzata da crisi di pianto senza motivi apparenti, irritabilità, inquietudine e ansietà.
Nella depressione post-partum invece i sintomi possono durare anche per un anno e sono rappresentati da:
- Umore depresso
- Mancanza di piacere ed interesse nelle abituali attività
- Disturbi del sonno e/o dell'appetito
- Iperattività motoria o letargia
- Faticabilità o mancanza di energia
- Sensi di colpa, bassa autostima, sentimenti di impotenza e disvalore
- Ridotta capacità di pensare o concentrarsi
- Pensieri ricorrenti di morte.
- Irritabilità
- Labilità emotiva
- Ansia e preoccupazioni
- Alterazioni dell'appetito
Oltre a questi sintomi si rilevano anche disturbi nella relazione madre-bambino quali considerare il bambino come un peso, non riuscire a provare emozioni nei confronti del bambino, avere pensieri di avversione verso il bambino e la paura di restare sola con lui, pensare di essere madri e mogli incapaci, non riuscire a concentrarsi nelle cose quotidiane, che hanno a che fare con l'interazione madre-bambino.
Alcune semplici domande inoltre possono aiutarci a comprendere meglio lo stato umorale della neomamma:
Riesce a dormire quando il bambino dorme?.
Mangia con gusto e appetito, oppure svogliatamente? Oppure tende a mangiare tanto, ma senza piacere?
Esce volentieri di casa o preferisce evitare di uscire?
Le fa piacere prendersi cura di se stessa o non gliene importa niente?
Le sembra che il bambino sia un carico troppo pesante per lei?
È importante ricordare che una depressione post-partum non curata tende a cronicizzare, diminuendo nella madre depressa la capacità di prendersi cura del neonato in modo adeguato e di sviluppare un'armonica relazione con il proprio figlio.
Le cause di insorgenza sono molteplici e coinvolgono fattori di diversa natura:
Biologici come la diminuzione di estrogeni e progesterone
Fisici come la stanchezza e lo stress indotti dai nuovi ritmi imposti dal bambino che comportano alterazioni dei ritmi sonno –veglia.
Psicologici quali una personalità caratterizzata dalla bassa autostima o tendente al perfezionismo;
Sociali come la giovane età, l'inesperienza e la scarsità di aiuto e sostegno;
Cognitivi, come il nutrire aspettative irrealistiche sull'essere madre o su bambino.