Il disturbo d’ansia generalizzato è caratterizzato da uno stato ansioso continuo e pervasivo, la persona è irrequieta, insicura, indecisa e preoccupata per la maggior parte del tempo durante la sua giornata. Ogni difficoltà o evento della vita è vissuto con apprensione spesso in una prospettiva catastrofica.
Spesso questo disturbo porta nel tempo somatizzazioni quali soprattutto cefalee o disturbi gastrointestinali.
Fattori cognitivi
Tra i principali fattori cognitivi sottostanti il DAG sicuramente il rimuginio riveste un ruolo di prim’ordine, esso rappresenta un fenomeno mentale che si accompagna all’ansia e contribuisce al suo mantenimento e aggravamento. Il rimuginio è descritto come una serie di pensieri negativi che si susseguono nelle mente, sottoforma per lo più di dialogo con se stessi, e che riguardano possibili minacce future.
Inoltre i soggetti che soffrono di DAG riferiscono una sensazione soggettiva di scarso controllo sulle proprie preoccupazioni e questo è fonte di ulteriore ansia poiché temono che se non dovessero riuscire a smettere di preoccuparsi potrebbero impazzire. Tuttavia vi sono anche una serie di credenze positive sul rimuginio per cui, ad esempio, alcuni ritengono che preoccupandosi in continuazione potranno prevenire meglio i pericoli o essere più preparati al loro arrivo.
Trattamento
I metodi cognitivo-comportamentali si sono in maggioranza basati sulla messa in discussione dei pensieri negativi del paziente in merito a minacce potenziali e alla possibilità di perdere il controllo. Tra le tecniche maggiormente utilizzate nel trattamento vi sono l'addestramento a identificare gli indizi d'ansia, il training al rilassamento, e strategie per contrastare i pensieri negativi.