Che cos'è lo stress post-divorzio?
Lo stress post-divorzio è un insieme di sintomi fisici e psicologici che si presentano nelle persone divorziate in modo abbastanza stabile da poter iniziare parlare di "sindrome specifica". In parte sovrapponibile al PTSD (dsturbo post-traumatico da stress), la sindrome da divorzio si differenzia però per diversi aspetti, fra cui - sembrerebbe da piu articoli –spicca particolarmente il significativo "deterioramento" delle condizioni di salute nei successivi 15anni.
Quante persone ne soffrono in Italia (se avete anche dati sul numero di divorziati e separati all'anno in Italia è meglio) ?
Non esistono statistiche specifiche, perché lo studio è stato pubblicato di recente. Per dare qualche cifra, si può comunque dire che nella popolazione generale, secondo le statistiche, l’8% degli individui soffrono di PTSD e che non si può escludere una parte delle persone incluse in questa statistica siano in realtà affette in realtà affette - piu nello specifico - da questa sindrome.
Quali sono le cause?
Le cause dello "stress prolungato" che genera poi la sindrome pare si differenzino fra uomini e donne: per le donne le cause principali sono la perdita di status e l'insicurezza economica, mentre per li uomini sembra essere la difficoltà a ritrovare equilibrio stabile, ovvero la tendenza a cercare in vano nuovi equilibri affettivi e - in generale nell'organizzazione della vita dopo il divorzio.
Quali i sintomi principali?
I principali sintomi emotivi, cognitivi e comportamentali sono:
- agitazione, irrequietezza e tensioni muscolari
- sensazione di impotenza e mancanza di speranza
- facile irritabilità che può portare ad aggressività,
- labilità emotiva e facilità al pianto,
- ritiro sociale
- difficoltà nell’addormentamento o sonno interrotto
- emozioni frequenti di rabbia, tristezza e ansia,
- pensiero catastrofico
- rimuginio mentale
- sensazione che si sta per cadere a pezzi
- visione negativa di se stessi,
- difficoltà di concentrazione e facile distraibilità con ripercussioni anche sulla memoria a breve termine
- difficoltà nel prendere decisioni
Se non curato, cosa può comportare?
Spesso le situazioni di stress portano a slatentizzare predisposizioni sottostanti soprattutto a disturbi d’ansia e dell’umore. È frequente infatti riscontrare problemi di ansia generalizzata, attacchi di panico o episodi depressivi anche di una certa rilevanza.
Le situazioni stressogene inoltre influiscono notevolmente anche sulla condizioni fisiche colpendo in particolar modo il sistema immunitario, endocrino e cardiocircolatorio conducendo alla formazione di sintomi organici.
Quali sono gli accorgimenti da adottare, in una situazione psicofisica del genere, per salvaguardarsi?
La gestione di questi problemi è in genere piuttosto complessa in quanto le pensieri ed emozioni affollano nella mente della persona che si sente completamente travolta dai propri sentimenti.
Il passo più importante è riconoscere le proprie emozioni e comprendere quale bisogno frustrato le ha generate. La consapevolezza di cosa ci sta accadendo in quel momento è il modo migliore per non agire sull’onda emotiva ma riprendere un controllo su noi stessi. Spesso per far questo può essere necessario parlare con un esperto. È importante ricordare che le emozioni negative a fronte di una situazione spiacevole sono inevitabili, non possiamo eliminarle ma dobbiamo accoglierle. Cercare di respingerle ci procurerà solo altro dolore e altro stress.
Buoni accorgimenti per fronteggiare lo stress sono
- Svolgere regolare esercizio fisico per alleviare ansia rabbia e tensioni
- Intraprendere attività piacevoli come leggere un libro
- Affrontare un solo problema per volta concentrando le nostre energie su ciò che è in nostro potere
- Accettare che non possiamo avere il pieno controllo della situazione perché non tutto dipende da noi
- Non prendere decisioni in modo impulsivo, ma riflettere analizzando pro e contro
- Non isolarsi socialmente,